giovedì 3 novembre 2011

Too Big To Fail: la grande crisi in un film

Il regista Curtis Hanson è già stato candidato all'Oscar per L.A. Confidential, poliziesco intenso e corale, e non è improbabile che potrebbe aspirare alla statuetta (se fosse un film per il cinema) anche con il suo ultimo film, caratterizzato da un concept altrettanto ambizioso e corale.

Too Big To Fail (Troppo grande per sbagliare) è stato presentato ieri sera al Festival di Roma in anteprima per la sola stampa, e il suo obiettivo è apparentemente immane: raccontare come è nata la crisi finanziaria globale in cui siamo ancora tristemente e pericolosamente immersi.

Maggio 2008: il gruppo bancario di investimento Lehman Brothers, il quarto per importanza negli Usa, mostra i primi segni di scarsa solidità delle sue operazioni. E' l'istante di avvio di un effetto domino che vedrà coinvolti il presidente esecutivo della Lehman (Richard Fuld, interpretato da James Wood), il ministro del tesoro statunitense (Hamk Paulsen interpretato da William Hurt) e gli investitori di altre grandi banche, tutti impegnati in una corsa disperata per tentare di scongiurare l'innesco di una depressione economica peggiore di quella del 1929.

Il film, basato sul romanzo omonimo di Andrew Ross Sarkin e sceneggiato da Peter Gould, evita abilmente di scadere in un mero e manicheo giudizio morale sui fatti, riuscendo invece a fotografare la cronostoria degli eventi con sorprendente chiarezza e a restituire - nonostante l'argomento - una narrazione dal ritmo avvincente.

Il film verrà trasmesso il 4 novembre su Sky Cinema1HD, ore 21.10.


Too Big To Fail - Trailer



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