domenica 17 luglio 2011

Provaci ancora Woody: "Midnight in Paris" e "Bop Decameron"

Ci sono due notizie di rilievo a proposito del sempreverde Woody Allen che rimbalzano in questi giorni su tutti i quotidiani e notiziari web.

La prima è che il suo film Mezzanotte a Parigi (Midnight in Paris, 2011) - partito in Usa con una distribuzione in sordina e un riscontro di pubblico modestissimo - ha accresciuto a ritmi lenti ma costanti i suoi incassi fino a raggiungere i 40 milioni di dollari. Questo risultato è il migliore di tutti i tempi ottenuto in patria per Allen, almeno se lo si confronta con le sue altre pellicole senza correggere le cifre di botteghino con i tassi d'inflazione.

Gli incassi mondiali del film sono destinati a crescere ancora, dato che la pellicola deve ancora uscire in molti paesi europei (in Italia esordirà a dicembre). Allen ha infatti sempre rifiutato i meccanismi industriali del cinema hollywoodiano e sa ormai da tempo che il suo vero mercato è quello europeo. I quattro Oscar vinti durante la sua carriera non l'hanno esentato da un successo commerciale sempre più blando in patria, che fino a oggi non aveva mai più raggiunto i fasti dei tempi di Io & Annie e Manhattan. I suoi estimatori da questa parte dell'oceano sembrano invece farsi talmente più numerosi al passar del tempo da spingere Allen a ambientare ormai costantemente le sue pellicole in set europei.

Allen è talmente consapevole di ciò che nel suo divertentissimo Hollywood Ending (2002) ci ironizza su, presentando un regista in declino di carriera costretto da una temporanea cecità a dirigere un film dissimulando il suo stato, mentre faticosamente tira a indovinare sulle indicazioni da dare alla troupe. Nella finzione cinematografica, il film così prodotto si rivela un flop in Usa ma ottiene un successo talmente straordinario in Francia - in cui tutto ciò che è girato a caso viene letto come geniale scelta espressiva - da salvare il regista dalla morte artistica.

La seconda notizia è Woody Allen è attualmente a Roma e già da una settimana ha dato inizio alle riprese del suo nuovo film Bop Decameron, storia a episodi che vede impegnato un cast internazionale di interpreti all-stars davvero nutrito.

Le location romane previste per le riprese sono ben sessantanove, sicchè si è scatenata la caccia dei paparazzi per carpire scatti di scena e fotografare l'arrivo sul set di ogni nome noto coinvolto nelle riprese. E' quindi fuori di dubbio che ne avrete letto ampiamente altrove persino se non vi siete andati a cercare appositamente queste notizie. Personalmente sono lieto che fra gli interpreti compaiano anche Antonio Albanese e Alessandra Mastronardi.

C'è infine una terza notizia che riguarda molto marginalmente Allen, ma che forse è la più sfiziosa. Il 21 Luglio prossimo cade il centenario della nascita di Marshal McLuhan (chissà se riceverà l'onore di un Doodle?) e vale la pena omaggiarlo ricordando una affettuosa citazione che Woody Allen gli dedicò.

McLuhan è il sociologo che più di chiunque altro ha avuto influenza fondamentale sull'analisi di come la comunicazione viene concepita e utilizzata dai mass media e recepita e consumata dai singoli individui. Peccato solo non abbia fatto in tempo a vedere la comparsa dell'uso di massa per Internet.

Il lavoro di McLuhan fu profondamente studiato e praticamente idolatrato dai sociologi dell'intero pianeta e ciò nonostante McLuhan ripeteva spesso agli studenti dei suoi corsi universitari che il suo lavoro non era stato affatto compreso. Circostanza che servì ad Allen per un inserire uno spassosissimo cameo con comparsata di McLuhan stesso nel film Io & Annie.






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